Chiese e Palazzi

Chiese e Palazzi

Vanno ricordate anzitutto le numerose ville romane costruite fra la fine della repubblica e l’inizio dell’impero. Di esse rimangono cospicui resti a Priverno (Villa di Seiano), a Villa magna (Villa degli Antonini) e sul Fibreno (Villa di Cicerone).

La diffusione del Cristianesimo portò all’edificazione di templi per il nuovo culto spesso costruiti su preesistenti edifici pagani, come ad Anagni, Veroli, Sora ed Aquino. Sul tempio di Apollo a Monte Cairo sorgerà più tardi l’Abbazia di Cassino. Durante l’età medioevale, nonostante che le due città di Napoli e Roma influenzassero le manifestazioni artistiche locali, alcuni centri si sottrassero a questa tutela e crearono originali indirizzi artistici servendosi di maestranze fatte provenire appositamente da Bisanzio (Abbazia di Montecassino) e del l’opera di maestri longobardi (cattedrale di Anagni).

Risale a questo periodo anche la decorazione musiva dei marmorari romani appartenenti alle famiglie Cosma e Vassalletto, presenti nelle cattedrali di Anagni e Ferentino. Preludio all’arte gotica, che si diffonderà poi in tutte le regioni d’Italia, sono le splendide costruzioni dell’Abbazia di Fossanova e Casamari.

Saranno gli stessi monaci di Fossanova che costruiranno più tardi la Chiesa di San Lorenzo di Amaseno, l’Abbazia di VaIvisciolo e la Chiesa di Santa Maria del Fiume a Ceccano. Il lavoro dei marmorari venne affiancato da quello di valenti scultori in legno, orafi e ricamatrici ai quali si devono rispettivamente le Madonne lignee di Alatri e Filettino, gli ostensori, i reliquiari ed i paramenti sacri delle cattedrali di Anagni e Veroli.

Nel ‘400 l’arte in Ciociaria subì l’influenza dei più qualificati maestri del secolo: da Gentile da Fabriano, che lasciò tracce della sua arte nei modi di Antonio da Alatri (trittico di Santa Maria Maggiore) a Melozzo da Forlì che influenzò Antonio Aquili noto come Antoniazzo Romano del quale rimangono superbe composizioni a Veroli e Fondi.

Nello stesso secolo si manifestarono nell’architettura forme gotico-catalane (Palazzo baronale di Fondi) o di spiccate tendenze rinascimentali (portale del Palazzo de Gasperis a Veroli). Il ‘500 arricchì la regione di splendide ville, a volte realizzate da artisti di primo piano, come Villa Gallio-Trivulzio a Posta Fibreno edificata dal bolognese Pellegrino Tibaldi disegnatore della facciata del Duomo di Milano. Nel ‘600 e ‘700 si manifestò un’intensa attività costruttiva sia nell’edilizia civile che in quella religiosa. Risale a questo periodo la splendida Certosa di Trisulti a Collepardo. All’800 risalgono le chiese e le porte cittadine eseguite da Giovanni Subleyras ad Alatri, Veroli e Boville Ernica, il Palazzo della prefettura di Antonio Sarti a Frosinone e le eleganti fontane di Alatri disegnate dall’architetto Olivieri.