La Mozzarella di Bufala

Mozzarella di Bufala di Amaseno

Le bufale sono sempre state patrimonio zootecnico della Ciociaria, come testimoniano gli antichi statuti comunali che nella sezione relativa ai tributi annoverano i bufali. Un tempo, questo poderoso animale era l’abile alleato dell’uomo nel lavoro dei campi, ogni famiglia ne possedeva diversi capi. Già allora il latte era utilizzato per realizzare piccoli formaggi o bevuto al pari di quello vaccino, ma è nella valle del fiume Amaseno che questi animali hanno trovato un habitat ideale, merito della composizione orografica del territorio. L’allevamento bufalino si è sviluppato a partire dalla fine degli anni ’80. Il riconoscimento della D.O.P. per la Mozzarella di Bufala Campana è arrivato nei primi anni ’90, includendo nelle zone di origine anche la Provincia di Frosinone. Nella valle dell’Amaseno si sono moltiplicate le aziende, tutte a conduzione familiare e sono nati i primi caseifici artigianali.

La mozzarella e i formaggi sono prodotti esclusivamente con latte di bufala del posto, lavorato intero, fresco e a crudo, l’acidificazione del latte e la cagliata sono ottenuti con siero innesto naturale, derivante da precedenti lavorazioni di latte di bufala. Come dal disciplinare della Mozzarella di Bufala Campana, anche la mozzarella di Amaseno ha la classica forma tondeggiante dal colore bianco, è protetta da una crosta sottilissima ed ha una superficie liscia.

La mozzarella ciociara si differenzia però dalle sorelle campane relativamente alla composizione della pasta che non è né elastica al pari della casertana né burrosa al pari della salernitana, la mozzarella di Amaseno e della Ciociaria in genere è un prodotto a se, frutto dell’esperienza ormai più che ventennale delle maestranze locali.

L’areale di produzione della Mozzarella di Bufala Campana D.O.P. in Provincia di Frosinone comprende i comuni di: Amaseno, Giuliano di Roma, Villa S. Stefano, Castro dei Volsci, Pofi, Ceccano, Frosinone, Ferentino, Morolo, Alatri, Castrocielo, Ceprano e Roccasecca.

Fonte: Ciociariaturismo.it