Manifestazioni
Le Manifestazioni tradizionali
Durante il mese di giugno Frosinone organizza i festeggiamenti per i santi patroni con manifestazioni culturali, sportive e spettacoli.
Da alcuni anni, durante l’autunno e l’inverno, si organizzano stagioni di prosa e di lirica; presso il conservatorio opera un’orchestra sinfonica giovanile e vi si svolgono numerose attività in tutti i settori.
Il carnevale frusinate, pur avendo antiche origini e derivando da riti arcaici, nel corso dei secoli è stato arricchito da episodi e significati diversi. La festa oggi è pressoché decaduta mentre un tempo si svolgeva secondo le più tipiche caratteristiche dei carnevali italiani. Una mascherata, che coinvolgeva gran parte della popolazione, sfilava insieme a un carro con sopra il fantoccio da sacrificare.
Durante la festa si distribuivano gratuitamente caraffe di vino: alla fine, in mezzo a una danza scatenata, il fantoccio veniva bruciato.
Il soggetto del carro, e il rito della “radeca” erano tipici del carnevale frusinate. Qui l’antico fantoccio della “vecchia” o del carnevale — il nemico da esorcizzare — era stato successivamente sostituito da una figura storica, quella del generale francese Championnet, comandante delle truppe di stanza a Frosinone nel febbraio 1799, dopo alcuni mesi che gli stessi francesi avevano duramente represso una rivolta antigiacobina dei frusinati. Pare che il generale passeggiando per la città ciociara durante il carnevale, si sia sottoposto al rito propiziatorio. Alla festa, secondo l’antichissimo rituale, sfilavano persone con “radeche” mescolate a coloro che portavano cavolfiori. I due gruppi procedevano danzando; i “radecari” accoglievano benevolmente i forestieri che assistevano alla festa solo se questi ultimi “avevano reso omaggio” al carnevale e avevano accettato di venire “battezzati” con le foglie, cioè di essere leggermente colpiti.
Una tradizione ancora viva in Frosinone è quella del “favone”: la notte di Santa Lucia, a dicembre, vengono accesi grandi falò.